Invio per posta elettronica: ARES 118 partecipa alla campagna #LOTTOcontrolaviolenza

Il Presidente FIMEUC aderisce alla sensibilizzazione per l'importante tema della violenza contro le donne promosso e patrocinato da numerose associazioni ed enti del Lazio e di tutta Italia.


ARES 118 parteciperà alla campagna di sensibilizzazione e di promozione della salute #LOTTOcontrolaviolenza, ideata dalla ASL di Viterbo, con la collaborazione di Federsanità Anci e associazione Juppiter. La campagna si pone l'obiettivo di favorire un piano di intenti e di azioni concrete che veda agire in rete, in azioni collettive, diversi partners, con la messa in campo di tutte le risorse, le energie, le professionalità, le competenze disponibili per dare piena realizzazione alle 8 raccomandazioni contenute nel rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che indicano con chiarezza come per prevenire e combattere la violenza sia necessario Fare Sistema.

Partita come iniziativa provinciale, °LOTTOcontrolaviolenza è diventata ben presto una campagna nazionale, grazie alle adesioni di Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Enti e Associazioni che operano su tutto il territorio nazionale.

ARES 118 si farà veicolo della campagna: su tutte le ambulanze operative nel territorio regionale, da oggi fino all'8 aprile prossimo, verranno infatti applicati adesivi per promuovere la cultura della non violenza.

Intervenendo alla Conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, il Direttore di ARES 118 ha dichiarato:

"Noi abbiamo messo a disposizione le ambulanze, che ogni giorno percorrono le strade della nostra regione per portare soccorso ai cittadini in difficoltà, al fine di veicolare un messaggio che deve essere chiaro: va bandito dalla nostra società ogni tipo di violenza, che sia fisica o verbale, poiché è sempre un oltraggio alla dignità e alla libertà umana. Vorrei sottolineare proprio il tema della libertà, oggi che si celebra la giornata internazionale della donna - ha proseguito la dr.ssa Corradi - Credo infatti che, dietro ogni atto di violenza, ci sia la difficoltà ad accettare le altrui libertà e senza questa accettazione non c'è alcuna società che possa funzionare. Chi esercita violenza ha paura della libertà della persona che gli sta davanti. E' necessario quindi fare sistema per educare e dare l'esempio, perché ognuno accresca il rispetto e la comprensione dell'altro in quanto portatore della libertà di vivere la propria sessualità, la propria vita professionale, le proprie idee politiche o religiose."

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