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Quello che doveva esserci nel nuovo Ccnl e non c’è

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 lettera di Fabiola Fini al Direttore Quotidianosanità.it 27 MAR  -  Gentile Direttore, nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità e per la dirigenza sanitaria, che si discuterà domani presso Aran, a nostro avviso, c’è poco sul benessere organizzativo, sulla certezza applicativa dei contratti decentrati perché non ci sono le relative sanzioni per le aziende sanitarie che non li applicano. Le relazioni sindacali sembrano essere, ma non da oggi, sempre più ridimensionate. Il Ministro delle Salute, Orazio Schillaci si deve preoccupare delle aziende sanitarie e ospedaliere che coprono i servizi con i medici gettonisti pagandoli a prezzo di mercato, ma non basta indignarsi, servono risorse adeguate nel Ccnl per rendere la professione ospedaliera appetibile in modo da rendere partecipati i concorsi banditi. I tanti errori negli anni passati, gli interventi politico-legislativi errati hanno eroso ed indebolito il Ssncausandone l’impoverimento economico, un collasso or

BASTA VIOLENZA SUI GIOVANI OPERATORI SANITARI

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FIMEUC vuole esprimere piena solidarietà nei confronti della giovane dottoressa aggredita durante il turno di continuità assistenziale a Udine lo scorso sabato. La situazione dei medici nel sistema sanitario pubblico è precario e pone molti rischi per la loro incolumità fisica e mentale. I medici, in particolare quelli che lavorano nei servizi territoriali (guardia medica), nel servizio di emergenza preospedaliero, nei reparti di pronto soccorso e nelle unità di cura intensiva, sono esposti a un alto rischio di aggressioni da parte degli utenti.   I giovani medici sono particolarmente vulnerabili in questo contesto, poiché spesso si trovano a lavorare senza supporto e supervisione adeguati, esponendosi a rischi per la propria incolumità e talvolta anche per la propria vita. La precarietà della sicurezza dei medici è legata alle difficoltà del sistema sanitario pubblico, che soffre di e sovraffollamento e di grave carenza di personale. La precarietà della situazione dei medici

Un Saluto e un Grazie al Dr. Mario Costa

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Il Coordinamento FIMEUC venuto a conoscenza del decesso del Dr Mario Costa, fondatore della SIS118, Presidente Onorario della SIEMS, già Direttore Sanitario di ARES118 vuole esprimere oltre alle sentite condoglianze il proprio apprezzamento per il grande contributo alla crescita dei professionisti dell'emergenza urgenza nel sistema sanitario nazionale con contributi autorevoli e azioni propositive riconosciute da tutti i professionisti di ogni ordine professionale.           Roma 24 novembre 2022    

COMUNICATO STAMPA - FIMEUC: Sicurezza dei servizi sanitari su territorio (PNRR), degli ospedali e delle reti Ospedaliere. Sostenibilità al SSN pubblico con il IV LEA per il Sistema di Emergenza Urgenza.

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Il Coordinamento FIMEUC ritiene che tra le sfide che il SSN deve affrontare, quello della carenza del personale medico e degli specialisti, è e deve diventare una priorità per la sicurezza e la sopravvivenza della sanità pubblica. FIMEUC condivide quanto dichiarato in recenti comunicati dal Presidente FIASO, dal Presidente SIMEU e dal Presidente Anelli (FNOMCeO), per l'area dell'emergenza urgenza del SSN, sulle necessità di intervenire senza ritardo per evitare conseguenze irreversibili. Presidente SIMEU Dr. Fabio de Iaco, "Le strutture di Medicina dell'emergenza-urgenza sono uno dei pilastri principali dell'Servizio sanitario nazionale, quello che interviene negli istanti in cui si gioca la vita e la morte delle persone. Ma siamo in un periodo di grandissima sofferenza e abbiamo la percezione che non ci si renda conto della gravità del problema". FIMEUC ritiene che ci sono azioni che possono essere realizzate, necessariamente nell'immediato, ma sarà

Fimeuc: il decesso di un medico di emergenza in occasione del lavoro

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  Dr. M. De Girolamo FIMEUC e il suo coordinamento è profondamente scossa dalla morte di un medico di Emergenza Urgenza insieme ad altre persone a bordo dell'elicottero precipitato tra le Isole Tremiti a Foggia in occasione di ritorno dal lavoro da un’area remota e disagiata. Un medico del servizio 118, Maurizio De Girolamo, che smontava dal turno di notte e che stava facendo ritorno a casa dopo aver garantito a quella realtà insulare un servizio indispensabile e salva vit a.  FIMEUC porge alla famiglia, ai suoi cari, ai suoi colleghi il nostro cordoglio e la nostra vicinanza; cosi per le altre famiglie che hanno perso in questi anni i propri affetti e colleghi in occasione del lavoro.  La morte di un medico in servizio è una grave perdita per l'intero sistema sanitario che non va mai dimenticato e che impone ancora di più alle Società Scientifiche e ai Sindacati che il Servizio di emergenza Urgenza del SSN ha necessità di maggiori tutele per rischi che deve affrontare, un serv
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  Medici. Dall’atto di indirizzo ci aspettavamo molto di più Gentile Direttore, la crisi della sanità pubblica spesso si sovrappone e si confonde con la crisi del medico pubblico, sull’orlo del burnout che lascia spazio purtroppo alla fuga   verso l’estero per i più giovani e verso il privato per i meno giovani. Il modello aziendalistico lo sosteniamo da sempre, è un modello fallimentare, i medici sono passati da eroi ad essere schiacciati da un’azienda che non li ascolta, che non rispetta i loro bisogni, le loro necessità, che non rispetta sempre più spesso il loro contratto in termini di riposi, formazione, godimento delle ferie tanto che il 72% dei medici ospedalieri dichiara essere pronto a scappare dal SSN, e, già molti, purtroppo, lo hanno già fatto. Ma se per una buona salute ,dicono le  evidenze scientifiche, è necessario rafforzare i sistemi socio-sanitari ed aumentare le capacità per rispondere ad emergenze di salute pubblica, creando  ambienti favorevoli alla promozione dell

Sanita’ SAUSES, FIMMG chiarisca su dipendenza convenzionati

(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - "Il "No" della Fimmg alla  dipendenza dei medici di assistenza primaria è ragionevole e  condivisibile. Diverso è invece il discorso per i medici di emergenza sanitaria che, come è noto, abbandonano il servizio creando non poche difficoltà all'intero sistema sanitario, proprio per l'attuale impossibilità di un passaggio al regime della dipendenza". Lo afferma il presidente nazionale del Saues, il sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco, rinviando alle dichiarazioni del segretario generale nazionale della Fimmg Silvestro Scotti nel corso del Congresso Nazionale svoltosi a Villasimius a Cagliari. "Su questo aspetto specifico che riguarda esclusivamente e su base volontaria i medici convenzionati dell'emergenza territoriale - aggiunge Ficco - auspichiamo da parte del segretario della Fimmg un doveroso e definitivo punto di chiarezza nell'interesse di questi preziosi professionisti e più in generale di u