Un Collega Medico di Emergenza ci invia un messaggio.

 

Un Collega quarantenne chirurgo che lavora in PS. Sicuramente un Prontosoccorsista efficiente.  E' un messaggio significativo dei veri motivi di disagio . Un messaggio condiviso dai colleghi  del Pronto Soccorso di Modena che conoscono il Suo valore professionale e riconoscono l'onestà delle affermazioni.

"Lascio il Pronto Soccorso perché da anni ci sono gli stessi problemi irrisolti e la situazione invece di migliorare, peggiora. I turni sono diventati insostenibili, le notti in poco tempo sono raddoppiate per carenza del personale. Notti per la maggior parte in piedi, senza sosta, alla ricerca di concludere una lista di pazienti che non finisce mai. Torni a casa distrutto, non sempre riesci ad andare a dormire e passi lo smonto notte non vedendo l’ora che arrivi sera, per andare a dormire, ma a volte sempre per carenza del personale, potresti essere reperibile sullo smonto notte e quindi, potresti anche tornare in ospedale. Abbiamo  un fine settimana libero al mese, ma gli altri lavoriamo sempre, compresi i festivi , i superfestivi, i ponti ecc ecc. 

Noto con grande dispiacere che il Pronto Soccorso ha perso completamente la sua vera mission, invii impropri dagli altri ambulatori specialistici ,per eseguire esami strumentali che possono benissimo chiedere loro, invece di intasare il Pronto Soccorso. Ormai tutti i pazienti con febbre vengono in Pronto Soccorso, la maggior parte dei medici di base non li visitano più ,se un collega ospedaliero in una visita ambulatoriale sospetta il covid in un loro paziente o riscontra un tampone positivo, ecco che automaticamente diventa un paziente del Pronto Soccorso. Per non parlare quando devi ricoverare un paziente ad un collega nel loro reparto, devi cercare di essere il più convincente possibile, perché dopo una lunga conversazione ,la risposta più frequente è :”perché non lo ricoveri da un’altra parte?”. Non è dignitoso e non c’è gratificazione professionale a lavorare in questo modo, così non viene riconosciuta la qualità del nostro lavoro, siamo anche noi dei professionisti e specialisti, per cui sicuramente meritiamo di più. La verità è che la politica sanitaria e i nostri capi hanno voluto trasformare il Pronto Soccorso in un grande ambulatorio di medicina generale aperto 24 ore su 24 per sopperire alla totale assenza del territorio ,ma questo non è il nostro lavoro, non possiamo risolvere i problemi di tutti o comunque non possiamo farci carico di questa grandissima falla del sistema. La gente deve sapere che le cose stanno andando così, questo è il motivo per cui nessuno vuole fare più Pronto Soccorso e molti medici si stanno licenziando, direttori sanitari mai visti, che non hanno la minima idea di come risolvere questo problema che loro stessi hanno creato, così stanno uccidendo il Pronto Soccorso e chi ci rimetterà saranno i pazienti che dovranno aspettare sempre più ore, prima di essere visitati e troveranno un livello di professionisti sempre più basso, perché i medici che si licenziano verranno sostituiti da giovani medici appartenenti a cooperative. Questo è il triste scenario che abbiamo davanti.."

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